La regina europea del blues Linda Valori gioca a pallavolo mista con il Colonnella: ecco il racconto della sua esperienza canora e sportiva.
Ha una voce unica, una capacità esecutiva impeccabile e una profonda sensibilità interpretativa, qualità che le permettono di intonare con grazia e stile qualsiasi pezzo musicale. Nella sua carriera ha cantato tanti generi diversi: il pop, la lirica, il jazz, ma i suoi veri amori sono il blues e l'R&B, quello che con la sua essenza ha influenzato la musica popolare di tutta la storia degli USA. Grazie alla sua personalità è la più importante esponente femminile blues d'Italia, e una delle più interessanti espressioni blues a livello europeo. A tal punto che Silvano Brambilla su “Il Blues”, il celebre magazine italiano fondato nel 1982, ha detto di lei “...ora è un prezioso patrimonio della musica nera americana”. E' il ritratto di Linda Valori, cantante nata a San Benedetto del Tronto il 3 settembre 1978, una tra le più apprezzate vocalist del panorama musicale italiano e internazionale. Quando non delizia le platee con le sue note eleganti e potenti, Linda Valori coltiva l'altra grande passione della sua vita: il volley. Attualmente Linda milita nel Colonnella, società che partecipa al campionato open di pallavolo mista organizzato dal CSI Teramo. E lo fa, anche in questo caso, raccogliendo un successo dietro l'altro: la sua squadra infatti ha chiuso il 2017 da imbattuta (4 vittorie su 4 gare disputate) con 11 punti, un bottino che è valso il secondo posto solitario in classifica, a -1 dal duo di testa composto da Spikers Nereto e Nonsolovolley Giulianova. Il suo ruolo è quello di palleggiatrice. Non poteva essere diversamente: lei, che sul palco ha un timbro forte e pulito, sul parquet non poteva che avere il compito di correggere e “pulire” le traiettorie un po' imprecise che i palloni assumono dopo il primo tocco in ricezione. Una passione, quella per la pallavolo, che risale all'infanzia: <Mi sono innamorata del volley vedendo le imprese di Kaori Takigawa, il famoso personaggio del cartone animato “Mila e Shiro” - ricorda Linda - I miei genitori, che non finirò mai di ringraziare perché hanno sempre assecondato le mie passioni, mi regalarono un pallone di cuoio color senape: era molto duro e, nonostante facessi di tutto, non si ammorbidiva mai>. Nel paese dove all'epoca risiedeva, Pagliare del Tronto, non si riusciva a formare una squadra giovanile di pallavolo femminile. Ma l'amore, si sa, non conosce ostacoli e supera ogni problema: <La passione per questo sport era grandissima così decisi di andare a giocare in una città vicina. Sin da giovanissima prendevo il pullman e andavo in Ascoli per fare allenamento. Finivo alle ore 23:00, giusto in tempo per prendere l'ultima corsa. La fermata era a un chilometro e mezzo dalla palestra, provavo sempre a saltare il riscaldamento con la scusa che mi ero già riscaldata durante il tragitto, ma non mi hanno mai fatto sconti>. E giù una risata. Poi l'ugola più apprezzata del blues ripercorre la sua carriera sportiva: <Ho iniziato con l'Under 14, ho fatto tutta la trafila fino alla Serie C. Ho militato in tante società diverse: Ascoli, Pagliare del Tronto, Teramo, Grottammare e tante altre. Quando ho vissuto a Chicago ho giocato persino in una squadra di volley locale>. Infine la scoperta del CSI, un'esperienza che la Valori descrive così: <Sono approdata in questo mondo nel 2012, per me l'approccio pallavolistico con il torneo misto è stato meraviglioso. Ho goduto di una giovinezza consapevole. E' tutto bello e magico: l'attesa di una partita, l'urlo della squadra, la divisa con il tuo numero, il fischio d'inizio, il sano agonismo, le innocenti prese in giro, i terzi tempi sempre pronti. Attualmente gioco con il Colonnella, una squadra di mattacchioni ed eterni giovani, proprio come piace a me>. Linda resta la ragazza di sempre, quella allegra e alla mano dei tempi di Pagliare. Il successo e la notorietà, che ha già raggiunto da tempo, non l'hanno mai cambiata. Poco più che ventenne viene scoperta da Tony Renis e Simona Ventura che la instradano verso il mondo della musica. Da quel momento in poi l'ascesa è inarrestabile. Nel 2002 vince il premio “Mia Martini: Giovani per l'Europa”. Nel 2004 conquista il terzo posto finale al “Festival di Sanremo” con la canzone “Aria, sole, terra e mare”. Collabora con artisti di primo livello (tra questi anche Massimo Ranieri) e aziende di caratura mondiale (United Colors of Benetton, Walt Disney). Tiene 8 esibizioni dinanzi a tre Pontefici diversi: canta due volte per Giovanni Paolo II, tre volte per Papa Benedetto XVI e tre volte per Papa Francesco (<E' una delle esperienze più belle che abbia mai fatto>, questo il suo commento al riguardo). Per una persona religiosa come lei è il massimo (<Credo in Dio, nello sport e nella musica: tutto è terapia che mi fa stare bene>, aggiunge). La parentesi del pop, coronata da uscite discografiche e concerti in tutta Europa, lascia spazio nel 2013 al soul e al blues, due generi che esaltano la sua passione e la sua naturale propensione verso la BlackMusic in generale. Vola in America e pubblica il suo quarto album personale: “Days like this” è registrato e mixato da Larry Skoller, famoso produttore/musicista che al suo attivo ha due nomination ai Grammy Awards. Alla realizzazione del lavoro collaborano musicisti di valore mondiale come Keith Henderson (chitarra), Tim Gant (tastiere), Bill Dickens (basso) e Khari Parker (batteria). Dopo l'esperienza statunitense, nel 2014 Linda intraprende una nuova collaborazione con il chitarrista Maurizio Pugno, musicista elegante e fine conoscitore degli stili musicali che ha scritto, arrangiato e affiancato alcuni tra i migliori artisti del blues contemporaneo. Il sodalizio tra Linda e Pugno sta portando entrambi alla stesura di un repertorio completamente nuovo, in un legame umano e musicale intenso e contaminato da tutto ciò che la musica ha messo sulla loro strada in questi anni. Sul suo futuro professionale, Linda dice solo una frase: “Stiamo procedendo all'uscita del mio prossimo album, è un lavoro molto intraprendente, con argomenti forti e che fanno riflettere”. Non ci resta che aspettare la pubblicazione di quest'opera d'arte. In bocca al lupo, ugola d'oro dal palleggio sopraffino.