Nel cuore della decima edizione dei CSI Open Games si sono sviluppati due appuntamenti escursionistici che hanno saputo catalizzare l’interesse di camminatori, famiglie e appassionati di natura: il Trekking della Foggetta, svoltosi il 31 maggio, e la camminata lungo la Via dei Pescatori, il giorno successivo, 1° giugno.
Due percorsi differenti ma uniti da un unico filo conduttore: il desiderio di riscoprire il territorio attraverso esperienze all’aperto in contesti di valore storico e ambientale.
Entrambe le attività sono state organizzate dal CSI (Centro Sportivo Italiano) in collaborazione con Freedom to Live – Cerrano Bike Land e promosse nell’ambito di ADSU Pro TER, un progetto sviluppato da Adsu e finanziato dal programma Next Generation EU e dal Dipartimento per la Coesione del Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La prima escursione ha visto i partecipanti impegnati in un cammino in stile trekking e nordic walking, con partenza dal litorale di Pineto e arrivo al borgo collinare di Mutignano, lungo l’antica strada sterrata “La Foggetta”, un tempo via di collegamento utilizzata dagli abitanti del borgo per raggiungere il mare. Dopo circa 7 km di salita (su un totale di 12,5 km complessivi), i camminatori hanno potuto immergersi in un paesaggio naturale autentico, fino a raggiungere il cuore del borgo, dove li attendevano la visita alla Chiesa di San Silvestro Papa, i suggestivi calanchi di Mutignano e l’attraversamento del centro storico fino al Parco del Castellaro, punto panoramico per eccellenza. Il percorso, classificato come turistico, ha offerto un’esperienza adatta a tutti, con un dislivello contenuto ma panorami e scorci di grande impatto.
La seconda escursione ha invece portato i partecipanti alla scoperta di Silvi Alta, raggiunta risalendo l’antica Via dei Pescatori, un tracciato medievale utilizzato dai pescatori per collegare il villaggio marinaro al più sicuro insediamento collinare, fondato nell’Alto Medioevo. Con un dislivello di 230 metri su un itinerario di 6,5 km totali, l’escursione ha combinato movimento e cultura. Una volta arrivati al borgo, i camminatori hanno potuto visitare luoghi di grande fascino storico come la Chiesa di San Salvatore, la Torre Belfiore, la Chiesa di San Rocco e la Cappella della Madonna dello Splendore. Imperdibile la sosta al belvedere, affacciato sul mare, da cui lo sguardo abbraccia la costa teramana fino al profilo del Gran Sasso. Il percorso, anch’esso di livello turistico, si è sviluppato tra sentieri, mulattiere e brevi tratti asfaltati, risultando accessibile anche ai meno allenati, ma ricco di spunti storici e culturali.
Le due escursioni hanno rappresentato non solo un momento di attività fisica all’aria aperta, ma anche un’occasione concreta di valorizzazione del patrimonio paesaggistico e storico dell’Abruzzo. L’esperienza si è rivelata un perfetto esempio di come sport, cultura e sostenibilità possano camminare insieme – in tutti i sensi – contribuendo alla crescita di una comunità più consapevole e attiva.