CSI - Comitato Provinciale di Teramo

Il DS del Napoli Meluso in cattedra per la lezione conclusiva 

Un ciclo di 10 lezioni è stato l'itinerario formativo percorso da 20 aspiranti dirigenti sportivi ammessi al corso istituito dalla sinergia Csi Teramo - Università degli Studi di Teramo. Dopo lo start del 30 gennaio scorso si sono susseguite le lezioni tenute dai formatori CSI e dai docenti del ateneo teramano affrontando temi relativi alla storia, alla cultura, all'etica sportiva, alla comunicazione, al marketing, alla leadership e al Management, alla sicurezza degli impianti sportivi e a temi legati agli interventi di primo soccorso, agli aspetti sociologici legati alla dimensione e alla visione europea dello sport, fino ad un forte approfondimento verso le tematiche giuridico-fiscali protagoniste della riforma dello sport che negli ultimi mesi sta fortemente investendo il settore.

Suggestivo e ricco di spunti è stato l'intervento conclusivo da parte del direttore sportivo del SSC Napoli Mauro Meluso svoltosi nella giornata del 4 marzo nell’aula Bassi dell'Università degli Studi di Teramo. 

Dopo il saluto del Magnifico Rettore Dino Mastrocola e del delegato allo sport professor Luigi Mastrangelo, collegati in videoconferenza da Milano, il presidente CSI Teramo Angelo De Marcellis e il professor Nico Bortoletto hanno accolto e introdotto il direttore sportivo del club partenopeo. Da ex calciatore ha militato nella Lazio, Cremonese e Salernitana giocando poi anche in categoria inferiori per il Foggia, Casarano, Messina e Fermana, per poi ricoprire il ruolo di direttore sportivo per Foggia, Padova, Pisa, Sangiovannese, Teramo e Ternana prima di assumere, nel 2011, la carica di responsabile del settore tecnico del Frosinone. Tre anni più tardi è il Cosenza a puntare su di lui. In Calabria resterà due anni prima di diventare DS del Lecce in Serie C, contribuendo al doppio salto di categoria dei salentini fino alla Serie A. Nel 2019 l'approdo nello Spezia che accompagnerà in massima serie e alla prima storica salvezza a maggio del 2021, prima di restare fermo due anni. La nomina al Napoli, che sembra quasi la ciliegina sulla torta della sua carriera e la sua presenza alla lezione finale del corso per dirigenti di società sportive, arriva proprio all’indomani dell’esaltante vittoria del Napoli sulla Juventus.

 

"Amo l'Abruzzo e la sua montagna - ha esordito il teramano d'adozione Meluso, cogliendo lo spunto introduttivo - trovo sul Gran Sasso i giusti momenti di riposo e di condivisione con gli amici di sempre".  

Poi si è dedicato alle tantissime domande prodotte dagli intervenuti: “la comunicazione è un tema delicato, oggi qualsiasi tipo di dichiarazione può essere male interpretata e viaggiare a grande velocità. Ci si deve confrontare con la realtà dei social media dove tutti si sentono autorizzati a dire qualsiasi cosa, nascondendosi dietro una tastiera”.

Sul rapporto prime squadre e settori giovanili si è soffermato non solo sullo scounting “ho una grande squadra che lavora dietro di me e mi segue nelle diverse esperienze” ma anche sul “vantaggio che ha chi possiede un centro sportivo che possa ospitare la contemporaneità degli allenamenti tra i giovani e i top player” cosa che in questo momento l’impianto di Castel Volturno non consente. Ai dirigenți neofiți che chiedevano consigli, Meluso ha suggerito “programmazione” come metodo per affrontare in maniera ponderata le stagioni sportive e per evitare di “disperdere risorse ed energie”.

A Lecce lo legano le esperienze più forti “la lunga cavalcata dalla C alla A ma anche la scottante retrocessione che ancora brucia”. In merito al rapporto con gli arbitri non si sottrae alle proprie responsabilità: “Sono stato sempre un acceso contestatore della categoria ma ritengo che quando si trascende e si arriva a gesti di violenza si debbano applicare le massime pene non solo in campo sportivo ma anche in sede di giustizia ordinaria.”  

Vincenzo Montani, Consigliere CSI ed ex team manager con cui ha condiviso gli anni alla Teramo Calcio, ha ricordato alcuni momenti importanti ed ha consegnato, a nome degli Enti promotori del corso, una targa ricordo a Meluso.

A seguire, il test finale che ha sancito l’attribuzione della qualifica, consegnata per mano della Prof.ssa Anna Di Giandomenico e dell’Avv. Matteo Marchegiani in qualità di docenti del corso, a Alfredo Amante, Claudia Bonomo, Firmino D’Agostino, Vincenzo D’Agostino, Marco D’Alessandro, Antonello Di Giulio, Riccardo Di Michele, Vittoria Di Nardo, Andrea Faragalli, Andrea Marrone, Vincenzo Passeri, Domenico Pompetti, Emanuele Puglia, Aurelio Sacchetti, Katiuscia Sposetti, Danilo Torzolini, Paolo Tritella, Martina Zanni che con Adriano Cavatassi e Francesca Trailani, indisponibili lunedì, costituiscono i 20 nuovi dirigenti sportivi qualificati e impegnati sul territorio, a cui vanno le congratulazioni e un grande in bocca al lupo.

 

 

 

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