Vivere un sogno olimpico, quale migliore augurio per chi vive lo sport? Saranno solo 10.000 in tutto il mondo quelli che si recheranno a Parigi per disputare i Giochi della XXXIII Olimpiade e 4.400 quelli della XVII Paralimpiade. Numeri che rappresentano solo l’apice di un movimento sportivo planetario che si moltiplica di anno in anno, ma augurare un vero Anno olimpico a tutti non significa auspicare a qualcuno di gareggiare nella capitale francese a cavallo del prossimo luglio e agosto ma è l’invito a vivere pienamente lo spirito olimpico.
Qualche anno fa un giornalista chiese a Papa Francesco se stesse pensando di scrivere una enciclica sullo sport, il Pontefice rispose che non ve ne era il bisogno in quanto già la Carta Olimpica esprimeva i valori cristiani da vivere nello sport: il gioco leale, l’amicizia, la solidarietà, l’impegno, il rispetto, il coraggio, il miglioramento di sé, la pace, l’uguaglianza, l’internazionalismo.
Già perché lo sport moderno, cioè quello che viviamo oggi tutti noi, è nato soprattutto grazie all’intuizione di Pierre De Coubertin e da alcuni principi condivisi dal suo “consigliere” Henri Didon, monaco benedettino autore del motto “Citius! Altius! Fortius!”.
Uno dei valori più alti espressi dalle Olimpiadi è appunto quello della Pace ed in questo particolare momento storico invocare quella Tregua che i Giochi garantivano nell’antichità, in merito a conflitti tra i popoli o addirittura tra privati, sembra un riferimento veramente auspicabile rispetto alle terribili guerre presenti nello scenario internazionale, non troppo lontane da noi. Dopotutto però noi tutti abbiamo bisogno di pace, ne abbiamo bisogno nel nostro animo, nelle nostre case, nei nostri campi e nelle nostre palestre. Nelle nostre Società ed Associazioni. Anche questo vuol dire augurare a tutti di vivere nel profondo un vero anno olimpico.
Anno olimpico significa anche, per le organizzazioni sportive riconosciute dall’universo del Comitato Olimpico Internazionale, quale è il CSI l’avvio della stagione congressuale, un periodo di confronto, consolidamento e rinnovamento che sono certo vivremo con spirito costruttivo.
Sogneremo quindi questa estate davanti alla tv, esultando per una stoccata o per una bracciata vincente di un nostro paladino, ma lo faremo, anche nel 2024, sui nostri campi dove il sogno sportivo non è seguito da altrettante telecamere ma alimenta la passione di una moltitudine di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, donne e uomini di ogni età che sotto la bandiera del CSI si ritrovano quasi giornalmente.
Buon 2024 quindi, un anno nel quale ispirati dal motto olimpico e dal suo recente aggiornamento andremo "Più veloce, più in alto, più forte - ma soprattutto - insieme!”
Angelo De Marcellis
Presidente CSI Teramo
